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Store management

Il corso propone un approccio pragmatico alla corretta e moderna gestione di un PdV, proponendosi di trasferire oltre ad avanzate metodologie gestionali, nuovi stimoli e suggerimenti tesi ad avviare una trasformazione culturale della funzione del negozio, che ponga al centro le relazioni con i clienti. ...

Bologna, Martedì 24-Mercoledì 25 Marzo 2015

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Il Category Management

Il Category Management è certamente la disciplina più congeniale al distributore per realizzare il proprio posizionamento attraverso una diversa e articolata gestione delle categorie. Il corso si prefigge di illustrare i metodi di attuazione in Azienda, di indicare le fasi di realizzazione, di evidenziare ...

Bologna, Martedì 26 Maggio 2015

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Contratti: negoziare con le Centrali e Supercentrali

In uno scenario sempre più complesso è indispensabile acquisire una visione nazionale e europea, capire il ruole delle Centrali e delle Supercentrali e  conoscere  l'evoluzione del modello negoziale.

Bologna, Martedì 7 - Mercoledì 8 Ottobre 2014

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Il Budgeting

Fornire ai partecipanti metodologie e strumenti per l'analisi delle realtà produttive in divenire e delle attività consuntivate, in funzione di obiettivi che si modificano in continuazione, secondo situazioni di mercato in continua evoluzione, ricercando le aree di intervento prioritario in relazione ...

Bologna, Martedì 16-Mercoledì 17 Giugno 2015

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Scaffali d'oro: progettare assortimenti efficaci in chiave di category

Il Category c'è, ma non si vede! Dal processo di scelta a monte, alla disposizione delle merci a scaffale il corso analizza i punti cruciali per lo sviluppo efficace di assortimenti distintivi e performanti, mirati ad ottimizzare il valore dello spazio e il servizio al consumatore. Corso per chi ...

Bologna, Martedì 12 Maggio 2015

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Super buyer

Il ruolo del Buyer sta cambiando. Cosa occorre per negoziare bene? In un mercato sempre più competitivo occorre individuare nuove modalità negoziali, nuovi metodi di raccolta contributiva e allo stesso tempo creare assortimenti efficaci e remunerativi.

Bologna, Martedì 2 - Mercoledì 3 Giugno 2015

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Private label evolution: il category management come leva per lo sviluppo della marca commerciale

Negli ultimi anni le Private Label o Store Brands hanno realizzato un importante sviluppo, mentre le marche industriali languono. Si rafforzano e si ipersegmentano. Per cogliere ulteriori opportunità le leve tattiche di Category Management possono sostenerne lo sviluppo, coerentemente con le esigenze ...

Bologna, Martedì 22 Settembre 2015

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L' assistente di rete: evoluzione del promoter vendite

Come confrontarsi con i propri associati/clienti? Come rispondere alle loro necessità? Cosa e come proporre all'associato/cliente? Imparare a definire le aree di miglioramento della propria professionalità, sia in termini di competenze di ruolo sia in termini di relazione interpersonale, sono la chiave ...

Bologna, Martedì 20-Mercoledì 21 Ottobre 2015

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Posso aiutarla? Il bon ton per il personale di vendita

Tutti i clienti passano per la cassa e per circa il 60% di loro è l’unico contatto umano all’interno del PdV. La relazione Cassiera‐Cliente quindi è critica e fondamentale per la buona immagine complessiva del servizio, la soddisfazione percepita e il ritorno del cliente. Il corso fornisce le ...

Bologna, Mercoledì 20 Maggio 2015  

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Il Trade Marketing Management

Una recente indagine basata su numerose interviste fatte ai buyer della GDO ha evidenziato che la qualità della forza vendita di una Azienda è tra gli elementi più importanti per scegliere un fornitore e intrattenere rapporti commerciali profittevoli. Conoscere e applicare le migliori "tecniche di ...

Bologna, Martedì 5-Mercoledì 6 Maggio 2015

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Il Category Management

Da un rapporto con il trade basato sul confronto fornitore-cliente si stanno consolidando modalità di gestione degli assortimenti, delle prestazioni, degli spazi etc. Occorre saper gestire i propri prodotti all'interno ...

Bologna, Martedì 22 - Mercoledì 23 Settembre 2015

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Il piano commerciale cliente

I clienti della moderna distribuzione hanno un peso sempre più rilevante e cambiano nel tempo: si aggregano, diventano sempre più grandi ed esigenti, il loro ruolo risulta sempre più determinante per i risultati dell’azienda.

Bologna, Martedì 26 Maggio 2015

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Tecniche di negoziazione con il buyer della GDO

La "qualità della forza vendita" di una Azienda è tra gli elementi più importanti per intrattenere rapporti commerciali profittevoli. Conoscere e applicare le migliori "tecniche di negoziazione" è dunque un fattore critico di successo del Key accounting.

Bologna,Martedì 14 Aprile 2015

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Visual Merchandising - Gestire le superfici di vendita

Nella gestione delle superifici a libero servizio è determinante conoscere le tecniche necessarie per valorizzare lo scaffale, aumentando la vendibilità dei prodotti e la redditività dello spazio.

Bologna, Martedì 16 Giugno 2015

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Per vendere "bene" nel canale selettivo Self Specialist Drug

Un nuovo corso, rivolto al management di aziende che vogliono “conoscere bene” un nuovo canale, verificare le possibilità d’ingresso o di aziende già presenti che intendono sviluppare le proprie vendite.

Bologna, Martedì 15 Settembre 2015

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Per vendere "bene" nel canale selettivo HO.RE.CA.

Un nuovo corso, rivolto al management di aziende che vogliono “conoscere bene” un nuovo canale, verificare le possibilità d’ingresso o di aziende già presenti che intendono sviluppare le proprie vendite.

Bologna, Martedì 8 Settembre 2015

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Per vendere "bene" nel canale selettivo Brico

Un nuovo corso, rivolto al management di aziende che vogliono “conoscere bene” un nuovo canale, verificare le possibilità d’ingresso o di aziende già presenti che intendono sviluppare le proprie vendite.

Corso organizzato su richiesta

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Per vendere "bene" nel canale selettivo Elettronica di Consumo

Un nuovo corso, rivolto al management di aziende che vogliono “conoscere bene” un nuovo canale, verificare le possibilità d’ingresso o di aziende già presenti che intendono sviluppare le proprie vendite.

Corso organizzato su richiesta

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Social Media e E-customer Loyalty: come interagire e fidelizzare i clienti tramite i social media

I social network sono una grande opportunità per diffondere contenuti, informazioni e promozioni riguardanti la propria azienda e i propri prodotti, per raggiungere nuovi target di consumatori e fidelizzare quelli già presenti.

Bologna, Martedì 27 Ottobre 2015

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E-commerce: ottimizzare i canali distributivi in una strategia omnichannel

Il consumatore è sempre più consapevole, sia che acquisti online o nei punti vendita tradizionali, utilizza la rete come strumento per le sue decisioni d’acquisto.

Bologna, Martedì 14 Ottobre 2015

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Web Marketing: comunicare e promuovere la propria attività per sviluppare nuove vendite

La comunicazione online ha cambiato profondamente il rapporto tra consumatore e aziende produttrici, nessuna azienda del largo consumo può permettersi ormai di non gestire efficacemente il canale web.

Bologna, Martedì 29 Settembre 2015

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L’internazionalizzazione. Per cominciare a vendere “bene” all’estero

Commerciare e distribuire su mercati esteri: conoscere le opportunità, comprendere l’impatto sulla propria azienda, valutare le risorse necessarie per scegliere la strategia di internazionalizzazione più adeguata.

Bologna, Martedì 23 Giugno 2015

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Retail news

Art. 62 COMMA 1: una “rivoluzione” dell’attuale modello negoziale?

In questo momento tutti parlano dell’articolo 62 per le ripercussioni che si verificheranno nella gestione finanziaria delle imprese coinvolte ma la vera rivoluzione potrebbe essere un’altra.

Nel primo comma dell’articolo si legge infatti che:

I contratti devono essere informati (improntati ? ndr) a principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni… Inoltre nel decreto attuativo (all’esame del consiglio di stato) si fa esplicito riferimento al rispetto del documento “high level forum for a better functioning of the food supply chain” del novembre 2011 che probabilmente pochi hanno letto e quasi nessuno applica.

La trasparenza

Bella parola di cui da anni ci riempiamo la bocca quando parliamo di “modelli negoziali a cui tendere”: ma è veramente raggiungibile?

Significa che il distributore potrà conoscere, se lo richiede, il reale “costo industriale” delle merci acquistate? Oppure il reale investimento del fornitore in advertising? Potendo quindi valutare una “equa” ripartizione della catena del valore? Oppure “trasparenza” significa che al distributore che lo dovesse richiedere dovranno essere mostrate le condizioni applicate ai suoi competitor? Oppure al produttore che lo dovesse richiedere il distributore dovrà dire cosa ha pagato di “listing” il suo concorrente diretto o quanto ha pagato una promozione o un’esposizione preferenziale, etc..?

A mio giudizio sarà molto difficile.

La correttezza

Sempre più difficile !
Definire cosa è corretto e cosa è scorretto in un contratto è impresa ardua in quanto il giudizio è assolutamente soggettivo.

E’ corretto chiedere denaro in cambio dell’ingresso negli assortimenti di un distributore di una o più referenze? Per il distributore certamente SI, in quanto sostiene un “onere straordinario” considerevole (codifica, nuovi posti pallet, rifacimento del display, ecc…) per il quale è “giusto” chiedere un contributo al fornitore. Per il produttore certamente NO, in quanto gli oneri di cui sopra fanno parte delle attività “caratteristiche” proprie di chi distribuisce; quindi quasi assimilabile ad una “tangente”.

E’ corretto inserire in contratto un premio fine anno calcolato sulla fornitura di prodotti di altissima rotazione (indispensabili) ottenibile solo se il distributore tiene in assortimento altri prodotti a bassissima rotazione (praticamente inutili) ? Le “scorrettezze” da ambo le parti che ogni giorno vengono compiute sui tavoli della negoziazione sono moltissime: un certo miglioramento si potrebbe ottenere inserendo nel decreto attuativo l’elenco delle “pratiche (certamente e assolutamente) scorrette” e le relative sanzioni per chi le compie … ma credo che non si farà, almeno per ora.

La proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni

Bel principio quello della “proporzionalità” e dei “vantaggi reciproci” che in pratica vuol dire “tu mi cedi delle merci ad un giusto prezzo in grado di farci guadagnare entrambi (…e magari ne gode anche il consumatore)”, ma spesso non si applica.
Un imprenditore tedesco mi ha raccontato che ha recentemente partecipato ad una “gara” per fornire ad un importante gruppo italiano una gamma di prodotti a base di carne suina; dopo la comunicazione dell’Insegna che i suoi prodotti erano stati giudicati i migliori da un’apposita commissione per rapporto qualità prezzo pensava di aver vinto.
Dopo poche settimane però si è visto richiedere un “listing una tantum” pari a quasi due anni di fornitura. Ovviamente ha cercato di mitigare la richiesta, senza successo; ha quindi perso la gara a favore di un suo competitor.

In Germania, a detta sua, questo non succede. Non so se sia vero. Preferirei però che nel mio paese questi fatti non accadessero.

Nei prossimi editoriali proseguiremo con i commenti agli altri comma dell’Art. 62.

EDITORIALE di Roberto Masu

 

 

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Il ciclo di vita del prodotto distributivo

Come i prodotti industriali anche quelli della “distribuzione” hanno un loro “ciclo di vita”. Oggi, per esempio, il prodotto “vincente” è il superstore.

Format di vendita per funzione e assortimento

A format diversi corrispondono diverse funzioni d’uso e assortimenti. Conoscere le prime e coniugare ampiezza e profondità degli assortimenti per ciascuna di loro è fondamentale.

Fattori di utilità della promozione

Si fanno tante promozioni per “vendere di più” ma se fatte con attenzione e rispettando alcuni “principi” si possono raggiungere anche altri importanti risultati.

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